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Eccetto Topolino, la storia del fumetto americano durante il fascismo.

Un saggio che racconta l’avventura dell’editoria italiana a fumetti durante il periodo fascista. Dall’avvento dei comics americani, alla passione collettiva per il fumetto d’avventura e i suoi personaggi (Flash Gordon, Mandrake, L’Uomo Mascherato, ecc.), fino alla reazione aggressiva del regime che divenne sempre più restrittivo fino a proibire tutta la produzione fumettistica d’oltre oceano, salvando appunto solo Topolino.

Gli autori, Fabio Gadducci, Leonardo Gori e Sergio Lama, fanno un lavoro straordinario, esaminando gli archivi  del giornalista Guglielmo Emanuel, agente del King Features Syndicate, e dello scrittore Federico Pedrocchi, autore di punta della Mondadori: ne esce uno spaccato inedito dell’Italia anni Trenta e dei giochi di potere legati al mondo dell’editoria, con protagonisti Benito Mussolini, William R. Hearst, Cesare Zavattini, Giovanni Gentile e molti altri.

Ne emerge una storia che mette in luce un aspetto, sinora poco esplorato, del controllo della formazione dei giovani da parte del regime, che vedeva i fumetti come mezzo per poter influenzare le menti giovani. Un saggio che si legge come un romanzo storico, tanto bene emergono le figure dei protagonisti, le loro personalità e le differenze tra le reazioni alla censura sempre più stringente.

Il saggio ha vinto nel 2012 il premio ANAFI Miglior Saggista, il Premio Speciale Cultura del Fumetto del Gran Premio Autori ed Editori e il Premio Franco Fossati.

Eccetto Topolino – lo scontro culturale tra fascismo e fumetti, di Fabio Gadducci, Leonardo Gori e Sergio Lama. Edizioni NPE
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