Prendersi cura di una persona malata di Alzheimer può essere fonte di grande disagio e frustrazione. Con un po’ di supporto, si può però arrivare a migliorare le proprie strategie per approcciare chi presenta questi disturbi, migliorando la qualità della vita del malato e di chi se ne prende cura. Per formare e sostenere familiari e assistenti familiari che si prendono cura, a domicilio, di persone affette da demenza, c’è «STAR–C», una metodologia molto efficace, elaborata dalla professoressa Linda Teri dell’Università di Washington, che ci presenta Maria Luisa De Lodovici, neurologa e presidente dell’Associazione Varese Alzheimer.
ULTIMA ORA
- Maltempo oggi, allerta meteo per temporali al sud
- Putin, atto quinto: governo Russia può cambiare, le politiche no
- Italia-Nato, Meloni oggi vede Stoltenberg: sul tavolo aiuti all’Ucraina e nodo spesa militare
- Psg-Borussia Dortmund 0-1, tedeschi in finale Champions
- “C’è un coccodrillo”, arriva la polizia: e trova un giocattolo
- Superenalotto, numeri combinazione vincente di oggi 7 maggio 2024
- Fagnani presenta il suo ‘Mala, Roma Criminale’, Buzzi: “Niente di nuovo ma voglio leggerlo”
- Mentana: “Offeso da Lilli Gruber, La7 dica qualcosa o traggo conclusioni”
- Roma, 17enne aggredito alla fermata della metro da 4 ragazzi: colpito alla testa con una pietra
- Armi nucleari, Bielorussia partecipa a esercitazioni con Russia
Per combattere l’Alzheimer bisogna… «Star–C»
Maria Luisa De Lodovici, neurologa e presidente dell’Associazione Varese Alzheimer, presenta a Rete 55 l’innovativa metodologia «STAR–C» messa a punto a Seattle da Linda Teri
- Pubblicato il
Filippo Brusa
Articoli correlati
Redazioni
Categorie
© 2023 - Totopartners s.r.l. | via delle industrie, snc - 21040 Gornate Olona (VA) | P.IVA 09164771009