Più controlli per evitare l’imbroglio delle finte imprese frontaliere, che in Svizzera mettono solo una casella postale ma che in realtà restano italianissime. E più sinergie tra Regione Lombardia, Piemonte e Canton Ticino per facilitare accordi che superino nei fatti gli ostacoli posti dai diversi ordinamenti di Italia e Svizzera e da regole europee troppo distanti dal territorio. Norman Gobbi, consigliere di stato elvetico, crede in un accordo italo-svizzero che giovi a entrambi i Paesi, garantendo ai lavoratori compensi adeguati (la Svizzera ha introdotto il salario minimo legale) e, al tessuto economico, un sistema che agevoli e incoraggi crescita e investimenti. Fondamentale, poi, puntare sulla Formazione, specie in un momento storico che trova enormi difficoltà nel soddisfare le esigenze di tante aziende.
ULTIMA ORA
- Federica Pellegrini, come sta la figlia Matilde dopo il ricovero in ospedale
- Unesco, la cucina italiana è Patrimonio dell'Umanità. Meloni: "Primi al mondo con questo riconoscimento"
- Marocco, crollano 2 edifici di quattro piani a Fes: almeno 19 morti e 16 feriti
- Brasile, Bolsonaro verso riduzione pena: deputati approvano disegno di legge
- Jubilant Sykes ucciso a coltellate, arrestato il figlio del cantante lirico nominato ai Grammy
- Sanremo, Arisa lascia il posto ad Annalisa? La 'finta proposta' di Carlo Conti
- Trump e il bagno occupato sull'Air Force One: "C’è qualcuno lì dentro?"
- Clima, accordo Ue su riduzione 90% emissioni entro 2040
- Champions League, oggi Benfica-Napoli: orario, probabili formazioni e dove vederla
- Ucraina-Russia, Lavrov: "Non faremo la guerra all'Europa". Ultimatum di Trump a Zelensky
Varese: Ricetta Gobbi, salari minimi e legalità di confine
Frontalieri, l’esponente elvetico Norman Gobbi insiste su formazione, salario minimo e controlli alle imprese
- Pubblicato il
Matteo Inzaghi
Articoli correlati
Territori
Categorie






