C’è l’ex ministro con i suoi gesti più discussi, la sua avversità alle cravatte e persino con la salamella a forma d’Italia tagliata in due e servita a Salvini. C’è colore, ma anche storia del partito attualmente più longevo del Parlamento, nel libro in cui Marco Linari racconta i quarant’anni di Lega visti da Francesco Speroni, che ora ha un doppio augurio: "Aumentare i voti alle Europee e attuare questa autonomia che è tanti anni che aspettiamo".
Nella sala gremita al Museo del Tessile di Busto Arsizio, per la presentazione del libro, anche Franca Bellorini, notaio che nel 1984 siglò lo storico statuto. Tanti i vip della Lega presenti, con qualche assenza eccellente come quelle di Bossi, Giorgetti e Salvini, attesi ai festeggiamenti varesini. A intervenire, anche chi la tessera del partito non l’ha più, come il genero di Speroni, Marco Reguzzoni, la cui candidatura come indipendente nelle fila di Forza Italia alle prossime europee è stata appena votata all’unanimità da I Repubblicani
