La polemica di Malnate - come altre già scoppiate in alcuni Comuni e tante che di certo scoppieranno - fa riferimento alle nuove regole per stabilire le indennità dei sindaci italiani.
I ritocchi furono inseriti nella Legge di Bilancio del 2022 e dopo un biennio di applicazione graduale, dall’inizio del 2024 sono ufficialmente parametrati al compenso del presidente di Regione.
Quest’ultimo guadagna 13.800 euro lordi al mese.
Stessa cifra spetta ora ai sindaci delle città metropolitane.
Ai primi cittadini dei capoluoghi di Regione, o di capoluoghi di provincia con più di 100 ila abitanti, spetta l’80% del governatore, ovvero 11.040 euro mensili.
E così a scendere, a seconda della popolazione. Guardando alla nostra provincia, ai sindaci di Varese, Busto Arsizio e Gallarate, città che superano i 50 mila abitanti, spetta un mensile di 6.210€.
Al sindaco di Saronno, che sfiora i 40 mila abitanti, vanno 4.830€ al mese.
4.140€/mese ai tanti sindaci di Comuni tra i 10 mila e i 30 mila abitanti; 4 mila euro ai sindaci di comuni tra i 5 e i 10 mila abitanti, 3 mila€ ai sindaci dei Comuni tra i 3 mila e i 5 mila.
2.208€ al mese, infine, ai sindaci dei Comuni con meno di 3 mila abitanti.
Si tratta, lo ripetiamo, di cifre lorde, soggette, quindi a due riduzioni.
Da un lato, le tasse, pari a circa il 30%. Dall’altro, l’eventuale dimezzamento dello stipendio in caso il sindaco sia anche lavoratore dipendente e non abbia chiesto l’aspettativa.
Nessun taglio, invece, per i liberi professionisti.
