Parole e suoni, un dialogo perfetto, che dà voce alle emozioni. Musicare una poesia è un’arte sottile dove il compositore crea quel delicato equilibrio tra le melodie e i testi, capace di esaltare i significati senza sopraffarli. Lo sanno bene Raffaele Viganò e Marco Sandroni, compositori bustocchi, spesso impegnati a scrivere musica da accompagnamento a testi poetici presentati nel corso di eventi. Un momento magico quello in cui le parole si trasformano in melodia per la prima volta, rivelando un'anima nascosta tra le note. I rapporti tra musica e poesia spesso vengono trascurati, ma le affinità tra questi due mondi sono evidenti. Entrambi contengono tensione e pathos che qui si fondono suscitando negli ascoltatori, con le emozioni, dinamiche psicologiche di introspezione.
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Busto: Sandroni e Viganò, due moderni compositori
usicare poesie, un’arte sottile di equilibri. Lo confermano i compositori bustocchi Sandroni e Viganò
- Pubblicato il
Elisabetta Farioli
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