Una mostra per esplorare due dei movimenti artistici più rilevanti di inizio e fine del ‘900: il Futurismo italiano e il Graffitismo americano. L’esposizione che indaga questi momenti è ospitata sino al 23 marzo a Milano, negli spazi di Fabbrica del Vapore di Via Giulio Cesare Procaccini. “Visions in motion – Graffiti and echoes of Futurism ”, questo il titolo, si snoda attraverso 150 opere suddivide in sei sezioni lungo le quali si evidenzia come i percorsi di questi due movimenti corrono su due binari perfettamente paralleli: entrambi concepiscono il futuro non come punto di arrivo di un processo, ma come un’energia continua, un flusso, e quindi un eterno presente in cui l’atto creativo diventa lo strumento con cui l’artista è in grado di rappresentare il movimento, la velocità, e il flusso della sua epoca, diventando testimone del suo tempo. La mostra curata da Carlo McCormick con la collaborazione di Edoardo Falcioni e Maria Gregotti e con un saggio critico nel catalogo della storica dell’arte Elena Pontiggia ospitata nello spazio industriale della Fabbrica del Vapore evoca quell’atmosfera urbana tipicamente senza precedenti in cui queste due correnti ormai consacrate dalla cultura mondiale sono nate e si sono sviluppate. Al 23 marzo Orari: dal lun. al ven. dalle 09:30 alle 19:30-sab. dom. e festivi dalle 9.30 alle 20.30
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Milano: Graffiti e echi futuristi alla Fabbrica del Vapore
Il Futurismo italiano e il Graffitismo americano in mostra alla Fabbrica del Vapore di Milano
- Pubblicato il
Elisabetta Farioli
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