Il teatro è una delle forme d'arte più potenti e universali, capace di resistere ai cambiamenti sociali e tecnologici nel corso del tempo senza mai perdere la sua forza.
Sala gremita di spettatori per lo spettacolo di Marco Baliani, “uno dei pochi veri grandi maestri del teatro contemporaneo” come lo definisce Claudio Cadario, direttore artistico del Teatro Italia di Germignaga.
“Tracce” nasce dalla lettura di un libro di Ernst Bloch, filosofo tedesco che credeva che si potesse creare pensiero anche affabulando, divertendosi, partendo da storie molto piccole e particolari.
L’artista porta in scena un monologo emozionante, un susseguirsi di racconti improvvisati, sempre diversi, incentrati su due parole magiche: stupore e incantamento.
Nonostante il continuo evolversi dei mezzi di comunicazione e delle tecnologie, il teatro conserva la sua identità.
