Milano: Nonni, nipoti (e pazienti) nelle sale spaccatutto

Richieste in aumento e clientela eterogenea nelle “sale della rabbia”, in cui si paga per spaccare oggetti

Si chiamano Rage Room, letteralmente “Sale della Rabbia” e da qualche tempo registrano il tutto esaurito.
Si tratta di stanze insonorizzate in cui i clienti sono autorizzati a spaccare tutto quel che trovano: piatti e bicchieri, tazze, bottiglie, vasi, soprammobili, schermi e computer dismessi, vecchie lampade e così via.
Tutto ciò che può infrangersi viene preso a sprangate a tempo di musica. Il video che vedete si riferisce all’Anger Games di Milano, sede lombarda di spazi aperti anche a Roma, Torino e Genova.
Le regole sono poche ma chiare: ci si barda con casco, occhiali protettivi, scarpe anti infortunistica, guanti, giubbotti e ginocchiere. dopodiché, via libera alle mazzate per 15 minuti al massimo.
Vietato colpire altri esseri umani, vietato danneggiare la porta. Per il resto, buon divertimento! E a giudicare dalla richiesta e dalle prenotazioni, a divertirsi sono parecchi.
Spiega il responsabile Gabriele: “Da noi si presentano gruppetti di amici e di amiche, coppie, nonni coi nipoti, ma anche pazienti ai quali lo psicologo ha consigliato la sala come terapia antistress”.
A proposito, gli oggetti da rompere sono forniti dalla ditta, ma a chi ne fa richiesta, è concesso portarli da casa.
I prezzi? Dai 30 ai 100€. Perché chi rompe paga, ma i cocci sono dell’azienda: e lo smaltimento costa!

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