“Noi non ci arrendiamo, quella di chiudere una sezione è una scelta affrettata, la scuola non si governa con i numeri» continua la protesta dei genitori della scuola dell’infanzia San Francesco di Arnate a Gallarate dopo l’incontro con il dirigente dell’Ufficio Scolastico Terrioriale di Varese che non ha portato a nulla se non a confermare la soppressione della classe.
Determinati a continuare la battaglia chiedono che “la decisione venga rivista con responsabilità basandosi su dati aggiornati” e l’appoggio di sindaco e amministrazione.
“Non possiamo restare in silenzio.
Di fronte alla decisione del Dirigente Dott. Carcano di chiudere una classe, sentiamo il dovere di esprimere con forza la nostra contrarietà. È una scelta che ci preoccupa e che non possiamo condividere, soprattutto perché basata su numeri vecchi, risalenti a febbraio, che non riflettono la situazione che potrebbe esserci a inizio anno scolastico con le nuove iscrizioni, ma questi nuovi ingressi sono ignorati nella valutazione finale.
La chiusura di una classe non è una semplice questione organizzativa: ha ricadute dirette e significative sulla qualità della scuola che vogliamo per i nostri figli. Più alunni per classe significa meno attenzione per ciascuno, meno tempo per ascoltare, meno spazio per crescere insieme. Significa anche una riduzione della possibilità di realizzare progetti, laboratori, attività che rendono la scuola un luogo vivo, stimolante, aperto.
Non possiamo accettare che tutto questo venga compromesso da una scelta affrettata e non condivisa. La scuola non può essere governata solo dai numeri: deve essere guidata dalla responsabilità educativa, dall’ascolto delle famiglie, dal rispetto per il percorso di ogni bambina e ogni bambino.
Chiediamo inoltre all’amministrazione comunale e al signor Sindaco di aiutarci in questa battaglia per i nostri bimbi, ricordando che il sostegno alle famiglie e la conciliazione tra la vita familiare e lavorativa sono elementi fondamentali per la comunità gallaratese. Garantire una giusta dimensione alla nostra scuola dell’infanzia non è solo una questione di spazi, ma significa offrire ai più piccoli un ambiente sereno, stimolante e attento ai loro bisogni. Significa, soprattutto, perseguire insieme l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi educativi offerti alla nostra città”.
