Il reparto di Gastroenterologia dell’ospedale di Gallarate archivia i momenti più critici e guarda al futuro con fiducia. Da aprile, con l’arrivo del nuovo primario, il dott. Massimo Devani, sono tornati in servizio diversi specialisti che già lavoravano al nosocomio cittadino e oggi l’équipe è composta da sette gastroenterologi.
Tutte le attività – comprese quelle endoscopiche – sono state internalizzate nuovamente, eliminando il ricorso a strutture esterne che comportavano maggiori costi per l’azienda e disagi per i pazienti. «Abbiamo ripreso a offrire una completa attività endoscopica, anche per esami di secondo e terzo livello, come la dissezione sottomucosa e l’endoscopia biliare, sia in ambito benigno che oncologico», ha spiegato Devani.
A ciò si aggiunge il riavvio dello screening per il carcinoma del colon-retto, uno dei pochi realmente efficaci in termini di prevenzione, e a breve ripartirà anche l’accesso diretto tramite CUP per le prime visite gastroenterologiche. L’obiettivo è intercettare precocemente anche le patologie più lievi per indirizzare i pazienti verso ambulatori specialistici di secondo e terzo livello.
Grande attenzione anche all’innovazione tecnologica: dalla prima settimana di agosto, tutto il parco endoscopico sarà rinnovato con strumenti ultra HD di ultima generazione, dotati di software di intelligenza artificiale in grado di individuare e classificare i polipi in tempo reale, migliorando la precisione diagnostica e l’efficacia dello screening.






