È iniziata alle quattro del mattino la preparazione del brodo per la festa della Contrada del Broeud e fino alle 11.30 non si è fermato il fuoco sotto al grande pentolone della tradizione. Per il 77° anno, il cuore popolare di Gallarate ha celebrato la Festa della Madonna del Carmelo nel segno del profumo che sa di casa, di memoria e di condivisione, come ha ricordato il presidente della Pro Loco, Vittorio Pizzolato che con ironia ha definito "strani" questi gallaratesi che in piena estate bevono brodo bollente.
Il mitico cuoco della Pro loco, Norberto Rech, ha svelato gli ingredienti della ricetta gallaratese: “500 litri di brodo, 25 chili di carne di manzo, 25 chili di verdure fresche e, soprattutto, tanto tanto amore”.
Il sindaco Andrea Cassani, presente alla distribuzione con la sua giunta, ha voluto ringraziare tutti i contradaioli: “Grazie alla Pro Loco e ai volontari che con dedizione mantengono viva questa tradizione. Il brodo della Contrada non è solo un piatto: è un gesto che unisce, che rafforza il senso di appartenenza alla nostra città”.
Anche quest’anno, i cortili dei vecchi rioni si sono animati di rosari serali, preghiere, racconti. “Non è estate a Gallarate senza il brodo del Broeud”, ha detto una residente storica del quartiere.
Una tradizione che non invecchia, anzi si rinnova: portata avanti con orgoglio da chi crede che anche una ciotola fumante possa diventare un monumento alla storia e all’identità di una comunità.
