Varese: Sottopasso allagato, diluvio di reazioni

Commenti ironici, arrabbiati e idee costruttive: tutti hanno detto la propria sul sottopasso allagato

Piovono commenti sul servizio che Rete55 ha dedicato al “battesimo dell’acqua” del nuovo sottopasso, che a pochi giorni dall’apertura è finito sommerso. È bastato un acquazzone, seppure violento, per trasformare quello che veniva presentato come un passaggio comodo, moderno e sicuro, in un impraticabile stagno.
A 24 ore di distanza, le nostre telecamere sono tornate sul posto. L’acqua, fortunatamente, è defluita, ma le polemiche no! Alcuni si accaniscono contro la qualità del progetto e dei lavori, chiedendo nomi e cognomi dei responsabili. Altri preferiscono buttarla sul ridere e lanciarsi in battute sulla nuova “piscina in centro”, sulla riserva d’acqua in caso di siccità e sull’amico architetto che, “per 30 euro lo avrebbe fatto meglio”.
Non manca poi l’affondo di natura politica. Gli osservatori più caustici vedono il sottopasso allagato come prova provata di una tendenza tutta da criticare: quella di annunci trionfali cui seguono risultati di gran lunga meno convincenti.
Ma l’asprezza di alcune opinioni si deve anche alla nostalgia, condivisa da numerosi varesini, nei confronti dei sottopassi che Palazzo Estense ha deciso di chiudere: “Hanno voluto cancellarli – ricordano alcuni – ma quelli non si sono mai allagati: segno che erano pensati e realizzati meglio!”.
Infine, spazio all’approccio ironicamente costruttivo, in tutti i sensi. Il nostro telespettatore Carlo ha generato un bel tetto su misura grazie all’intelligenza artificiale. Magari non funzionerebbe, non siamo ingegneri, ma forse l’idea non à affatto da buttare.

Varese: Stazione Nord, il sottopasso è già un lago

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