Le scritte che imbrattano la struttura e ricoprono il murale di Castiglioni sono ben visibili.
Spesso lo sono anche le auto lasciate in sosta selvaggia, nonostante il Belvedere sia chiamato così proprio per una unicità che meriterebbe maggior attenzione.
Da un lampione pendono delle scarpe: per alcuni sintomo di stravagante incuria, per altri chiaro e collaudato segnale legato allo spaccio di droga.
In mezzo, nel cuore del borgo antico di Penasca, resta una piazza, anzi una terrazza, che ha fatto la storia di Varese e che gli Amici di San Fermo chiedono, anzi implorano, di proteggere.
Nel servizio di Rete55, le parole dei residenti, dell'artista "boicottato" e dei consiglieri che sostengono l'istanza bipartisan.
