Calcio: Svelata la Pro Patria di Greco: "Saremo ambiziosi"

Turotti presenta mister Leandro Greco e annuncia: “Stiamo trattando Di Munno e King Udoh”

Giornata di presentazione alla stampa per mister Leandro Greco, ormai al lavoro da quasi un mese come allenatore della Pro Patria. Il tecnico, ex giocatore della Roma tra le altre, ha parlato dell'anno prossimo dopo la primissima presentazione del direttore sportivo Sandro Turotti.

“Non era scontato fossi ancora qua, quindi ringrazio la proprietà tutta. Avevo parlato di discontinuità: era quella di scegliere un allenatore che non fosse cresciuto in casa, ma un tecnico giovane con esperienza; discontinuità è dare possibilità all’allenatore di portare i propri uomini di fiducia; discontinuità è scegliere a suo piacimento un modulo di gioco, che negli anni passati abbiamo perseguito. Questo è creare una base cambiando molto rispetto alla squadra dell’anno scorso in cui si è vissuta una retrocessione che si è sentita durante tutto l’anno. Abbiamo tenuto alcuni ragazzi giovani, partendo da Ferri, mentre altri hanno preso scelte diverse e questo fa parte del gioco. Ho pensato quindi che tipo di allenatore scegliere: ne volevo uno giovane, ambizioso, propositivo in campo e che si ponesse come base di un progetto pluriannuale (Greco ha anche la clausola di rinnovo automatico in caso di salvezza, ndr). Leandro Greco è il nome che rispondeva a tutte queste caselle: ha accettato senza nemmeno conoscere la categoria che la squadra avrebbe disputato e senza contratto. Questo vuol dire molto della persona. Acquisti? Stiamo chiudendo per Di Munno e Udoh (attaccante, ndr) del Trapani”.

Dopodiché, la parola è passata a Greco:

SI PARTE DAL 3-5-2 - “Ringrazio il direttore per l’opportunità. Per me, è stato semplice scegliere, anche perché sono molto istintivo. È bastata una cena col direttore per capire che questo sarebbe stato l’ambiente giusto per costruire qualcosa di importante. È una grande opportunità per me. Ivan (Javorcic, ndr) è la prima persona che mi ha permesso di iniziare questa avventura e mi ha trasmesso tanto dal punto di vista umano. Modulo? L’idea è quella di partire da un sistema fisso: lo scorso anno ho preso la via del 3-5-2 che mi ha dato buone risposte, ma come molti allenatori, penso che il calcio sia ormai molto flessibile e credo che un bravo allenatore sappia adattarsi agli avversari. Partiremo da una struttura fissa, per poi adattarci. La base di partenza è sicuramente il 3-5-2.

L'AMBIZIONE - "C’è tanta voglia di riscatto e dal punto di vista umano stiamo costruendo un’identità: ci vorrà del tempo, consci che questo non può cambiare per una vittoria o per una sconfitta. Siamo sulla buona strada per costruire la nostra identità. Difficoltà? Ci sono ovviamente, ma pure guardando l’inizio del campionato, dobbiamo essere consapevoli e così potremo avere una visione più ampia del risultato fine a sé."

OBIETTIVI - "Dobbiamo capire che step servono a me e alla squadra per migliorare. Venire qua a dire che puntiamo ai playoff perché ho fatto tre mesi di Serie B sarebbe irrispettoso per tutto".

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