“Non è una questione politica ma tecnica”, così il sindaco di Cavaria con Premezzo, Franco Zeni, dopo le reazioni di sindaci e amministrazioni all’annuncio di Autostrade per l’Italia arrivato come una “doccia fredda”: per dieci mesi sarà chiuso l’ingresso autostradale di Gallarate, direzione Milano sull’A8, a causa dei lavori sulle barriere antirumore, con la conseguente riduzione da tre a due corsie e l’aumento del traffico sulle strade locali e grandi disagi per gli automobilisti. E se il sindaco di Cassano Magnago, Pietro Ottaviani, punta a chiedere ai piani più alti l’abolizione del pedaggio anche solo temporaneo alla barriera di Gallarate, Zeni mette in guardia su convenzioni già siglate e possibili penali da pagare per riuscirci. Entrambi concordano sull’urgenza di un tavolo condiviso, in una corsa contro il tempo.
Secondo le stime, il traffico locale aumenterà di oltre 5mila veicoli al giorno. Una situazione che mette in allarme i Comuni di Cassano Magnago, Cavaria, già alle prese con altri cantieri e criticità viabilistiche.
Zeni ha spiegato che “il problema è tecnico e va gestito insieme. Tutti i Comuni devono sedersi a un tavolo con Prefettura e Autostrade per l’Italia per trovare una soluzione condivisa. Non si può intervenire senza coordinare i lavori già in corso nei territori”. Il sindaco ha inoltre ricordato che la chiusura riguarda il casello di Gallarate (zona Green Palace) e non la barriera, e che l’impatto coinvolgerà tutti i centri attraversati dalla Sp341.
Anche il sindaco di Cassano Magnago, Pietro Ottaviani, chiede un cambio di rotta: “Il compito di un’amministrazione è ascoltare la gente. Cassano da anni cerca di risolvere il nodo del casello senza esito. Con questa chiusura rischiamo un disagio enorme, sommato ai lavori sulla fognatura di via Venegoni e a quelli in partenza a Cavaria. Serve buonsenso: posticipare l’apertura del cantiere autostradale finché non saranno conclusi i lavori comunali”.
In vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026, i Comuni chiedono di ripensare l’intera rete viaria tra Gallarate e Busto, per evitare che la chiusura del casello si trasformi in un collasso quotidiano della circolazione nell’area più trafficata del basso Varesotto.
