Basket: Kastritis, “Cerchiamo equilibrio nelle difficoltà”

Varese atteso da Venezia, Virtus e Tortona in sette giorni: Librizzi influenzato e in dubbio per la Reyer

Il tour de force del Varese si apre sul parquet del Taliercio, dove i biancorossi potrebbero essere costretti a rinunciare al proprio capitano, Matteo Librizzi, colpito da un virus e in forte dubbio. Torna quindi di moda il nome di Stefan Moody, che porterà all’immediato passaggio al 6+6, affiancando il neo-arrivato Ike Iroegbu in cabina di regia.
Tour de force di nome e di fatto per il Varese. Dopo Venezia, i biancorossi torneranno in campo già martedì con la Virtus Bologna prima della trasferta del weekend a Tortona. Serviranno lucidità, gambe e mentalità per reagire ad un periodo complicato.

SU IROEGBU - “Le prime impressioni su Ike sono positive. Non è mai facile entrare in un gruppo a metà settimana e doversi preparare subito per una partita di alto livello come quella contro Venezia, soprattutto in un momento in cui abbiamo più di un problema di salute. Ma sia individualmente che come gruppo abbiamo lavorato duramente e siamo mentalmente pronti per la sfida".

SUGLI STRANIERI - “Non vi dico ancora quale turnover deciderò e se ci sarà. Abbiate pazienza e lo scoprirete domenica”.

COSA CAMBIA NELLA SQUADRA CON L'AGGIUNTA DI IROEGBU -
“Con l’arrivo di Ike, servirà tempo per trovare il giusto equilibrio. Renfro ora avrà più minuti, Nkamhoua si sposterà più spesso nel ruolo di ala grande: anche questo comporta aggiustamenti ed adattamenti interni. È un periodo impegnativo, ma vedo nella squadra desiderio e voglia di lavorare ogni giorno”

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COME REAGIRE A QUESTO PERIODO - “A nessuno piace perdere, ma è fondamentale capire perché si vince o si perde. Stiamo lavorando per costruire una cultura solida e un modo corretto di giocare. Si può vincere una partita nel modo sbagliato o perderla pur giocando bene. Contro Trento, per esempio, abbiamo fatto buone cose sotto molti aspetti. Dobbiamo imparare a valutare le nostre prestazioni al di là del risultato. Questo vale anche quando vinciamo. Il gruppo sta dando l’anima in allenamento e questo è il segnale più importante”.

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