“Ho perso oltre il 50% degli incassi, forse anche il 60. Pago le spese del locale, l’affitto e le tasse, ma qui non entra quasi più nessuno” è lo sfogo del benzinaio di via Venegoni a Cassano Magnago che da quando la strada è stata chiusa per lavori alla fognatura nel mese di giugno, ha risentito, insieme ai suoi due soci, di una grave perdita in termini economici, sia per la mancata erogazione del carburante, sia per il piccolo bar adiacente sempre vuoto: “la situazione è diventata insostenibile” racconta l’uomo, che gestisce l’impianto dal 2012 in convenzione con la Sommese Petroli.
Secondo le statistiche dell’anno precedente, racconta il benzinaio, sarebbero stati erogati 700.000 litri in meno di carburante alla sua stazione di rifornimento, “se contiamo novembre arriverò a toccare anche gli 800.000”, spiega amareggiato, “dopo un periodo difficile di salute, avevo appena ripreso a lavorare. Poi è arrivato questo tracollo”.
Il cantiere, secondo il titolare "doveva essere gestito diversamente e con una maggior attenzione per chi lavora”, “Aprono e chiudono in continuazione, spesso senza togliere i cartelli. In agosto la via era aperta, ma risultava ancora chiusa: nessuno passava”. Anche i mezzi di rifornimento non riescono più ad accedere all’impianto, “Il bilico non entra, dobbiamo usare un camioncino più piccolo, con ulteriori costi”.
E poi aggiunge “Non contesto i lavori, servono, ma si potevano organizzare diversamente. Così si distrugge chi lavora".
Ora attende che la via riapra definitivamente per capire il da farsi, “Dovrò abbassare i prezzi, se posso, e recuperare almeno una parte del danno, ma la botta è stata forte. Tutti qui hanno subito perdite, ma chi ha il cane lo porta dal veterinario a piedi, dall’assicurazione ci vai, invece qui se non entrano con la macchina io posso chiudere la serranda”.
