Varese: Destra e Sinistra a caccia di “fuoriclasse”

Varese a corto di certezze sul futuro sindaco. Serve un leader che non sia capo: timoniere, non comandante

A qualche giorno dalla conferenza stampa del centrodestra di Varese, vale la pena analizzare a freddo quanto avvenuto.
Il primo dato è l’unità di intenti. La coalizione c’è, almeno in città: sensibilità e priorità sono diverse, ma l’obiettivo è condiviso: riprendersi Palazzo Estese dopo 10 anni di mandato Galimberti.
In politica, però, le corse non si fanno per battere qualcuno, bensì per realizzare qualcosa. E sul fronte programmatico la strada è ancora lunga.
Raffaele Cattaneo, che a quel tavolo spiccava per esperienza, ha riassunto la sfida in 4 punti: bellezza, attrattività, vivibilità, sicurezza. Rinviando agli Stati Generali di Gennaio la declinazione pratica di questi ambiziosi obiettivi.
Slitta a Primavera, invece, l’ufficializzazione del candidato sindaco: materia che appassiona i cronisti, incuriosisce gli elettori e agita le coalizioni. Entrambe le coalizioni.
Perché nel centrosinistra non mancano esponenti che possono giocarsela, ma la personalità del sindaco uscente ha finora espugnato il proscenio e la città identifica ancora oggi l’intera amministrazione comunale con il solo Davide Galimberti.
Quindi, se vuole tornare a vincere, il centrodestra dovrà muoversi lungo due linee. Non basterà, infatti, trovare il fuoriclasse di turno e armarlo di solide argomentazioni.
Bisognerà scegliere una figura capace di coltivare, di essere timoniere più comandante, leader anziché capo.
E questa, in un’epoca così poco mediata e così marcatamente personalistica, sarà la parte di equazione più difficile da risolvere.

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