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Nicola Pietrangeli, morto oggi, lunedì 1 dicembre, all'età di 92 anni, ha sempre avuto un rapporto 'complicato' con Jannik Sinner, fatto di elogi ma anche qualche polemica. L'ex tennista, il primo italiano a vincere uno Slam, è stato infatti protagonista di alcune uscite giudicate 'infelici' dai tifosi del numero due del mondo, che non si è mai espresso a riguardo, preferendo, come suo solito, lasciar parlare il campo. Il no di Jannik Sinner alla Coppa Davis 2025, vinta comunque dall'Italia battendo la Spagna nella finale di Bologna, ha fatto scalpore e (ri)scatenato le polemiche intorno al numero due del mondo. A esprimersi criticando apertamente Sinner è stato anche Pietrangeli: "Mi dispiace molto, anche per lui. Si mette in fila dietro a quelli che pensano solo ai soldi e non ai tifosi", aveva detto intervistato da 'Repubblica'. E non c'entra la classifica Atp: "Sinceramente non capisco. Rimane comunque numero due, potrà tornare numero uno, ha molti punti, ha molto tempo, molti tornei, cosa cambia? Una scelta incomprensibile, non è una cosa buona rinunciare alla maglia azzurra. Può farlo, nessuno è obbligato. Una volta si faceva, magari qualcuno mandava un certificato medico. Non so per quale motivo ha preso questa decisione, ma avrebbe dovuto comunicarla a inizio stagione. Dire: sento pressione, devo pensare a me, non me la sento. Non farlo sapere all’ultimo, meno di un mese prima. È una questione di coscienza. Neanche di soldi. Ormai gli zeri ai suoi livelli non bastano più. Ha guadagnato milioni e milioni". Nicola Pietrangeli aveva commentato il trionfo di Sinner agli ultimi Australian Open, subito dopo la vittoria nella finale contro Zverev, quando Jannik era diventato il tennista italiano con più titoli Slam di sempre, superando proprio Pietrangeli: ""È giusto che mi abbia sorpassato, i record sono fatti per essere battuti", aveva detto all'Adnkrono, "i conti però si fanno alla fine, gli auguro con tutto il cuore di fare ancora meglio. Io facevo paura in campo, ma non a tutti come lui". Nessuna incoronazione come miglior tennista italiano di sempre però, per il momento, per Sinner: "Non so se sia il tennista italiano più forte di sempre, ha 23 anni. Vedremo quando ne avrà 30. Ora parlano tutti di Sinner, ma fino a due anni fa non si sapeva nemmeno chi fosse. A fine carriera vedremo se sarà stato il miglior tennista italiano di sempre, può succedere ancora qualunque cosa". Complimenti, seppur a modo suo, erano arrivati da Pietrangeli anche dopoil trionfo di Wimbledon: "Sinner è imbattibile. In questo momento non c'è nessuno che può batterlo, solo Alcaraz poteva. Jannik può giocare dando il vantaggio". "Sono contento, è bello, anche perché è un ragazzo pulito e perbene", ha continuato l'ex tennista azzurro, "più di vincere Wimbledon ed essere primo tennista al mondo cosa c'è? Se fa il Career Grand Slam non vedo il miracolo", aveva concluso Pietrangeli.
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Pietrangeli, dai trionfi di Sinner al no alla Davis: il rapporto (complicato) con Jannik
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Redazione Rete55
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