Varese: Hotel a Biumo, la Camera ha fretta. Il Comune, no

Dopo la lettera della Camera di Commercio sul rilancio di Villa Ponti, il consiglio comunale chiede una VAS

Per alcuni un passo avanti, per altri un passo di lato.
E' questo l'effetto della comunicazione di Palazzo Estense, firmata da tutti i gruppi che siedono in consiglio comunale.
Ogetto, la convocazione di una conferenza di Valutazione Ambientale Strategica.
Sullo sfondo, la lettera di Camera di Commercio, seguita dall'intervista al presidente, Mauro Vitiello. All'ordine del giorno, un solo argomento: la realizzazione di un albergo a Ville Ponti.
Progetto ambizioso, ma, secondo Vitiello, imprescindibile: "Senza un rilancio basato su ricettività e qualità dell'offerta, saremo costretti a vendere l'area".
Nella nota, il Comune rmanda ogni decisione alla VAS, da affrontare insieme agli attori interessati: Camera di Commercio, FAI (cui fa capo Villa Panza) e proprietari privati delle aree interessate.
Palazzo Estense, insomma, amplia la riflessione dalla sola Villa Ponti all'intero Colle di Biumo, che 15 anni fa fu al centro di un Accordo di Programma, presentato in pompa magna e mai concretizzato.
Dopo le festività, quindi, bisognerà dettare l'agenda delle prossime mosse, nella consapevolezza che le scadenze comunali non coincidono con quelle camerali.
Tradotto, l'ente di Piazza Montegrappa e le associazioni che ne fanno parte hanno una tabella di marcia già definita. E non attenderanno a lungo: entro il 2026 decideranno se investire nelle Ville Ponti (in linea col PGT), o se vendere l'immobile.

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