C’è una grande differenza tra sentirsi prostrati in seguito a un lutto e soffrire di una vera e prpria “paralisi del sè” senza alcun motivo apparente. In quest’ultimo caso, siamo di fronte a casi di depressione, attacchi di panico o altri disturbi che, in media, colpiscono il 20% della popolazione mondiale almeno una volta nell’arco della vita.
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Rubrica salute
Lo psichiatra Leo Nahon e le malattie dell’anima.
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Redazione Rete55
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