Dire che ci ha fatto ridere sarebbe decisamente riduttivo. Ha fatto molto di più Paolo Villaggio, artefice di quella maschera tragicomica, evocativa, brutale e insieme struggente che risponde al nome di Ugo Fantozzi. Ora lui non c'è più. Ma le sue iperboli, le sue graffianti interpretazioni sociali, i suoi continui attacchi alla mediocrità eletta a paradigma esistenziale, continueranno a restare impresse nell'immaginario collettivo (e nel linguaggio) nostrano.
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Iperboli fantozziane del Villaggio italiano
L’eredità culturale e popolare dell’attore scomparso
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Redazione Rete55
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