"Questa è la nostra cultura: perché costringerci a vivere in casa?". Così Pino Sacconi, portavoce della comunità Sinti che da un anno combatte con il Comune di Gallarate, a colpi di sgomberi, avvocati e occupazioni. Nelle scorse ore, l'ennesima puntata di questa telenovela balzata agli onori della cronaca nazionale. Una ventina di persone sono tornate in via Lazzaretto e occupato un'altra area. Poco dopo, come da copione, sul posto sono intervenuti amministratori comunali e forze dell'ordine. Un braccio di ferro infinito, che rischia di coinvolgere da vicino i minori.
ULTIMA ORA
- Esordio da record per 'Buen Camino', Checco Zalone travolge il box office di Natale
- Incidente sulla Ss 106 Jonica, tre feriti: coinvolta auto scorta procuratore Gratteri
- La Cambogia accusa la Thailandia: "Intensificati i bombardamenti"
- Napoli, colpito da proiettile vagante mentre passeggia con la compagna
- Ucraina, Zelensky: "Concordato incontro con Trump nel prossimo futuro"
- Corea del Nord, per il 2026 Kim ordina aumento della produzione di missili
- Maltempo Emilia Romagna: Senio, Santerno e Lamone sopra soglia rossa
- Natale e i chili di troppo, camminare per ripartire: contano i minuti e non i passi
- Trump lancia attacco a Isis in Nigeria
- Addio a John Robertson, la leggenda del calcio scozzese aveva 72 anni
Sinti, ritorno al Lazzaretto. Il nodo dei minori
Una ventina di persona ha occupato un’altra area comunale, nei pressi di quella al centro del primo sgombero. Sul posto, le forze dell’ordine. Occhi puntati sui bambini della comunità
- Pubblicato il
Matteo Inzaghi
Articoli correlati
Territori
Categorie






