“Il nome di Luigi Cadorna andrebbe rimosso da tutte le vie, le piazze, i parchi e le stazioni. Ha fatto più danni lui del peggiore dei nemici, anche perché disprezzava i soldati, considerandoli carne da macello”. Così Alfio Caruso, popolare scrittore siciliano, noto da anni per i suoi libri sulla Mafia e sull’evoluzione delle forze armate, affonda il coltello della memoria nella prima guerra mondiale. Lo fa a Varese, ospite del Caffè Degli Alpini, dove ha presentato due opere di alto livello storico: “Una Lunga Penna Nera” e “Salvate gli Italiani“.
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Caruso, l’ignobile Cadorna e l’ultimo Mussolini
Lo scrittore siciliano presenta al Caffé degli Alpini due delle sue ultime opere: “Una Lunga Penna Nera” e “Salvate gli Italiani”, che ripercorre un pezzo inedito di Storia nostrana
- Pubblicato il
Matteo Inzaghi
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