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Coronavirus, cosa succede in Italia

Ventuno persone sono risultate positive al Covid 19. L’assessore di regione Lombardia Gallera chiede ai cittadini di Castiglione d’Adda, di Codogno e di Casalpusterlengo di rimanere a casa e di non andare al Pronto Soccorso nel caso in cui si sospetti di avere contratto la malattia: “Chiamate il 112”

Sono ventuno le persone attualmente risultate positive al Coronavirus in Italia. Il primo caso è stato annunciato nella notte di giovedì. Si tratta di un 38enne italiano di Codogno, comune in provincia di Lodi. L’uomo è ora ricoverato in terapia intensiva all’ospedale della città ed è in gravi condizioni. Contagiati – tra gli altri – anche la moglie (all’ottavo mese di gravidanza) e un conoscente, entrambi ricoverati al Sacco di Milano. Chi è stato a contatto con loro verrà sottoposto a controlli specifici nel più breve tempo possibile. 

Il primo contagiato, che lavora all’Unilever di Casalpusterlengo e che nelle ultime due settimane ha partecipato sia ad una gara podistica e che ad una partita di calcetto, il 18 febbraio si era presentato al Pronto Soccorso con sintomi influenzali, ma dato che non si era recato in Cina di recente non gli era stato fatto il test ed era stato rimandato a casa con una terapia antibiotica. I primi sintomi si erano manifestati il 15 febbraio. Intanto, 160 dipendenti della Unilever sono stati invitati a non lasciare gli uffici in attesa del test.

Tra i contagiati, anche tre individui identificati in Veneto, uno dei quali (78 anni) è deceduto. 

Non è ancora chiaro  come il 38enne abbia contratto il Virus. I primi sospetti sono ricaduti su un manager che lavora a Fiorenzuola d’Arda rientrato dalla cina il 21 gennaio e con cui il contagiato sarebbe uscito a cena. Ma attualmente l’uomo risulta negativo al test.

L’assessore regionale Gallera ha chiesto ai cittadini di Castiglione d’Adda, di Codogno e di Casalpusterlengo di «rimanere in ambito domiciliare», di «evitare contatti sociali» e di non andare al Pronto Soccorso nel caso in cui si sospetti di avere contratto la malattia. Chi ha sintomi influenzali o problemi respiratori deve contattare il 112.

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