A Malpensa, il deserto, per le strade poche anime. In stazione, qualche corsa sporadica: soprattutto per gli addetti ai lavori delle Ferrovie. La quotidianità di chi guida un taxi somiglia a un incubo: i clienti sono diminuiti di oltre l’80% e, come se non bastasse, di dispositivi di protezione (ovvero, di mascherine), neanche l’ombra. Rete55 ha interpellato alcuni esponenti di categoria, raccogliendo il loro disagio, la loro richiesta di aiuto. E il loro smarrimento.
ULTIMA ORA
- Codacons: “Esposto a Vigilanza Rai e Anac dopo dichiarazioni di Presta su Amadeus”
- Sprint finale per un posto in Champions League, possibili sei italiane
- Atp Madrid, Medvedev batte Korda e avanza agli ottavi di finale
- Europee, ‘Usa il tuo voto, non lasciare che gli altri decidano per te’: al via campagna Pe
- Alperia, da Consiglio sorveglianza ok al bilancio 2023
- Europee, Parenti: “Occasione di democrazia, ci auguriamo forte partecipazione giovani”
- Europee, Gualtieri: “Cittadini votino per contare in scelte di domani, spero larga partecipazione”
- Europee, Corazza: “Europa al bivio, 81% cittadini ritiene voto importante”
- Calabria, a Cotronei la prima edizione di ‘Sila scienza’
- Giornata per Europa, presentata campagna istituzionale in vista del voto europeo di giugno
Senza mascherine e senza lavoro: i tassisti sbandano
Le attese, in coda, durano ore, magari per contendersi un paio di passeggeri. Chi guida un taxi vive il periodo più difficile che si ricordi: nemmeno l’11 Settembre portò ad un simile scenario. E raccontano, a Rete55, la loro difficile quotidianità
- Pubblicato il
Debora Banfi
Articoli correlati
Redazioni
Categorie
© 2023 - Totopartners s.r.l. | via delle industrie, snc - 21040 Gornate Olona (VA) | P.IVA 09164771009