E’ una piccola isola dei Caraibi di 444 chilometri quadrati e 160mila abitanti, rinomata per le sue spiagge e la barriera corallina. Curacao sta pagando a caro prezzo la chiusura ai turisti. Che serve a tenere lontano il Coronavirus, ma allontana anche i profitti. A confermarlo è Candice Henriquez, capo dipartimento della Ricerca presso la Banca centrale di Curacao e Sint Maarten, che ci spiega:
“Facciamo parte del regno olandese e il settore turistico e i servizi finanziari internazionali sono i nostri principali pilastri economici.
Finora, abbiamo avuto un discreto successo nel contenere il diffondersi del Coronavirus.
Il Governo ha preso misure forti che hanno implicato la chiusura di tutti i confini per un periodo che dura già da 3 mesi e un lockdown rigoroso durato per sei settimane.
Come conseguenza, noi abbiamo avuto soltanto 23 casi di Covid-19, di cui quelli attuali sono 3.
Però, il costo è stato elevato. In questo momento, stiamo proiettando una contrazione tra il 20 e il 25% per quest’anno, fondamentalmente perché l’attività economica, e in particolare quella dell’accoglienza turistica, si é fermata.
Di conseguenza, il governo, al fine di gestire le finanze e fornire assistenza ai più colpiti nella comunità, dovrà attuare alcune misure molto difficili, tra cui tagli salariali”
Per parlare di come costruire la resilienza in economie di piccole dimensioni, giovedì 2 luglio verso le 20 su Rete55 la terrazza de Le Interviste di VareseMese ospiterà Candice Henriquez in collegamento dalle Antille Olandesi.
Quando la resilienza é un cinema!
Today is an important day in Curaçao, because on July, 2nd you celebrate the National Flag Day of your country and the Dutch Caribbean became indipendent from The Netherlands exactly 10 years ago.
Is it just an impression you had a more severe lockdown than the Dutch “smart” one?
In Latin America and the Caribbean the infections discovered are more than two and a half million. So, the American continent confirms itself as the epicenter of the pandemic. You were the chairperson of the entire America for an NGO of young leaders. According to your network, how are young people coping with this emergency?
E’ una piccola isola di 444 chilometri quadrati e 160mila abitanti nei Caraibi, rinomata per le sue spiagge e la barriera corallina. Curaçao sta pagando a caro prezzo la chiusura ai turisti. Che serve a tenere lontano il Coronavirus, ma allontana anche i profitti. A confermarlo è Candice Henriquez, capo dipartimento della Ricerca presso la Banca centrale di Curacao e Sint Maarten, che ci spiega:
“Facciamo parte del regno olandese e il settore turistico e i servizi finanziari internazionali sono i nostri principali pilastri economici.
Finora, abbiamo avuto un discreto successo nel contenere il diffondersi del Coronavirus.
Il Governo ha preso misure forti che hanno implicato che includono la chiusura di tutti i confini per un periodo che dura già da 3 mesi e un lockdown rigoroso che è durato per un periodo di sei settimane.
Come conseguenza, noi abbiamo avuto soltanto 23 casi di Covid-19, di cui quelli attuali sono 3.
Però, il costo economico è stato elevato. In questo momento, stiamo proiettando una contrazione economica tra il 20 e il 25% per quest’anno, fondamentalmente perché l’attività economica, in particolare il settore turistico, è rimasto a piedi.
Di conseguenza, il governo, al fine di gestire le finanze e fornire assistenza ai più colpiti nella comunità, dovrà attuare alcune misure molto difficili, tra cui tagli salariali”
Per parlare di come costruire la resilienza in economie di piccole dimensioni, giovedì 2 luglio verso le 20 su Rete55 la terrazza de “Le Interviste di VareseMese” ospiterà Candice Henriquez in collegamento dalle Antille Olandesi.
