(Adnkronos) - Sono i pilastri della transizione digitale. E possono trasformarsi da consumatori di energia in alleati per la crescita sostenibile dell'Italia. Così i data center sono in grado di creare fino a 150mila nuovi posti di lavoro, e di contribuire all'aumento annuale del Pil nazionale fino al 15%. È quanto emerge dal position paper "L'Italia dei data center" realizzato da Teha Group in collaborazione con A2A, presentato oggi al Forum di Cernobbio. Lo studio sottolinea come il settore stia crescendo rapidamente in Italia, tredicesima a livello globale con 168 strutture. La Lombardia in particolare sta emergendo come polo strategico, Milano concentra il 46% della potenza nazionale, superando città come Madrid e Zurigo. Per garantire che questo sviluppo sia sostenibile, il rapporto identifica quattro leve strategiche: il recupero del calore di scarto, che potrebbe alimentare il teleriscaldamento di circa 800.000 famiglie e tagliare 2 milioni di tonnellate di Co2; l'uso di aree dismesse per i nuovi impianti ; l'impiego di Power purchase agreements per coprire fino al 74% del fabbisogno energetico con fonti rinnovabili e la valorizzazione dei rifiuti elettronici (Raee), che potrebbe generare 133 milioni di euro all'anno. L'applicazione integrata di queste leve in uno scenario di pieno sviluppo consentirebbe un risparmio complessivo di 5,7 milioni di tonnellate di Co2 l'anno, pari alle emissioni di 1,7 milioni di cittadini, e un beneficio economico di circa 1,7 miliardi di euro. Benefici sistemici che andrebbero ad aggiungersi al contributo di circa 55 miliardi di euro al Pil nazionale stimato per il settore. Roberto Tasca, presidente di A2A, sottolinea che i data center sono "infrastrutture strategiche in grado di diventare motori di sviluppo se gestiti con una visione chiara e con responsabilità". Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A, aggiunge di voler contribuire a creare un modello di innovazione e sostenibilità "perché questi hub, se ben integrati, possono dare un valido contributo alla decarbonizzazione delle città". Anche Lorenzo Tavazzi, senior partner di Teha, ha ribadito l'importanza di una pianificazione strategica integrata per sbloccare il pieno valore del settore, che entro il 2030 potrebbe superare i 200 miliardi di euro. ---economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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Digitale, A2A e Teha: i data center possono spingere il Pil del 15%
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Redazione Rete55
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