(Adnkronos) - L'acquisto per 83 miliardi di dollari di Warner Bros. Discovery da parte di Netflix scuote Hollywood che teme in prospettiva tagli ai posti di lavoro, chiusure di sale cinematografiche e ripercussioni sulle produzioni. Il colosso dello streaming via internet integrerà gli Studios di Warner, lo streamer Hbo Max e gli archivi di film e serie tv tra cui figurano tra gli altri la saga di Harry Potter, Game of Thrones ma non rileverà le reti televisive tradizionali come Cnn. L'operazione, che dovrebbe chiudersi entro 12-18 mesi -e che come ha sottolineato il 'Wall Street Journal' "ha colto di sorpresa Hollywood" dove molti pensavano che il principale candidato all’acquisto sarebbe stato David Ellison, il Ceo di Paramount Skydance - prevede che Netflix paghi 27,75 dollari per azione Warner Bros.Discovery in gran parte in contanti, 23,25 dollari, e il resto in titoli. "A ottobre, quando Warner Bros. Discovery aveva lasciato intendere di essere in vendita, a Hollywood si era diffuso un clima di tristezza", scrive il 'New York Times' in un lungo articolo dedicato all'operazione. "Ora che è stata annunciata la vendita - con Netflix pronta ad acquistare gli studios di Warner Bros, il servizio di streaming Hbo Max per 83 miliardi di dollari, a Hollywood ora prevale un altro sentimento: la rabbia. La star Jane Fonda ha scritto a una rivista di settore per condannare l’operazione, definendo la fine di una Warner Bros indipendente 'un’escalation allarmante della crisi di consolidamento che minaccia l’intero settore dell’intrattenimento, il pubblico che serve e - potenzialmente - il Primo Emendamento" della Costituzione degli Stati Uniti che garantisce la libertà religiosa, la libertà di parola e della stampa e il diritto di riunirsi pacificamente. Michael O’Leary, Ceo di Cinema United, organizzazione che rappresenta 30.000 sale cinematografiche negli Stati Uniti, riferisce il 'Nyt', ha definito l’acquisizione da parte di Netflix "una minaccia senza precedenti" e ha promesso di opporsi. "I cinema chiuderanno, le comunità ne risentiranno, posti di lavoro saranno tagliati", ha detto O'Leary ricordando che Netflix distribuisce i film nelle sale solo in maniera molto limitata. "Questa fusione deve essere bloccata", ha affermato in un comunicato la Writers Guild of America, che rappresenta più di 12.000 sceneggiatori. "La più grande azienda di streaming al mondo che acquista uno dei suoi maggiori concorrenti è ciò che le leggi antitrust erano state progettate per impedire". Netflix ieri, ricorda il 'Nyt', ha ribadito che intende rispettare il modello industriale di Warner Bros, ossia continuare a distribuire i film nelle sale. "Non siamo affatto contrari all’uscita dei film al cinema", ha spiegato Ted Sarandos, co-Ceo di Netflix, durante una call con gli investitori. Sarandos ha aggiunto che "tutti i titoli Warner Bros. pensati per il cinema continueranno a uscire in sala". Molti operatori dell’industria, però, rileva il quotidiano statunitense, hanno accolto queste dichiarazioni con grande diffidenza. Ad aprile, rispondendo a una domanda al Time100 Summit sul calo degli incassi al botteghino, Sarandos aveva infatti osservato: "Che cosa ci sta dicendo il pubblico? Che preferisce guardare i film da casa". Il Co-Ceo di Netflix aveva anche definito le sale "un concetto superato" per la maggior parte delle persone. Nel frattempo, i lavoratori dello spettacolo a Los Angeles (tecnici, produttori, parrucchieri, sceneggiatori, attori, scenografi, montatori), rileva il 'Nyt', "affrontano un mercato del lavoro sempre più difficile. A causa della pandemia, due scioperi sindacali, la delocalizzazione delle produzioni verso aree meno costose e la diffusione di strumenti basati sull’intelligenza artificiale, decine di migliaia di persone sono state licenziate dalle società hollywoodiane dal 2020". La deputata democratica Laura Friedman, che rappresenta la zona di Burbank - dove si trovano molte delle principali istituzioni cinematografiche della California meridionale - ha commentato l’accordo con Netflix affermando che le continue concentrazioni nel settore hanno già provocato la perdita di numerosi posti di lavoro nel cinema e nella Tv. Michele Mulroney, presidente della Writers Guild of America West e sceneggiatrice, ha definito l''operazione come "un disastro" aggiungendo che il modello di business di Netflix si basa sul fatto che il pubblico resti a casa a guardare i contenuti della piattaforma.
Hollywood ma non solo. Un funzionario ha spiegato alla Cnbc che l'amministrazione Trump nutriva un "forte scetticismo" nei confronti di questa operazione. "L'amministrazione Trump ha espresso scetticismo verso questa collaborazione, così come i democratici come la senatrice Elizabeth Warren", scrive il 'Washington Post'. Warren, in particolare, sostiene che questa operazione porterà a "prezzi di abbonamento più alti e meno scelta", mettendo "a rischio i lavoratori americani". Ora bisognerà capire che decideranno le autorità di regolamentazione e se Paramount Skydance o altri cercheranno di ostacolare Netflix. Secondo la Cnbc, Paramount Skydance starebbe valutando la possibilità di rivolgersi direttamente agli azionisti di Warner Bros.Discovery, sostenendo che un'acquisizione da parte di Netflix sarebbe destinata ad essere respinta dalle autorità di regolamentazione. Secondo il 'Washington Post' Netflix è il servizio di streaming leader, "ma detiene solo il 25% della quota di mercato" e deve affrontare la forte concorrenza di diverse aziende, tra cui Amazon, fondata dal proprietario del Post Jeff Bezos. Se il mercato è definito come la Tv in generale, l'attuale quota di Netflix è inferiore al 10%. "Come dimostra la storia della Warner Bros., è quasi impossibile prevedere le tendenze commerciali nel settore dell'intrattenimento. Se gli azionisti di entrambe le società approvano l'accordo, il governo dovrebbe dimostrare che l'accordo comporterebbe un danno per i consumatori se intende bloccarlo. Il favoritismo politico e il timore delle grandi dimensioni non sono motivi sufficienti", spiega il quotidiano ricordando gli ottimi rapporti tra gli Ellison e il presidente degli Usa, Donald Trump.
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Netflix, l'acquisto di Warner Bros scuote il cinema Usa: timore di tagli a posti e sale
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Redazione Rete55
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