E’ successo tutto in pochi attimi, poco prima delle 8.30 di questa mattina. Aleksandr Jaku, 48 anni, stava lavorando nel cantiere di via Bixio in cui è in fase di costruzione una casa. Per cause non ancora del tutto chiare, ha perso l’equilibrio, precipitando da un’altezza di circa 3 metri. E trovando la morte. Sul posto sono subito intervenuti i soccorsi: Vigili del Fuoco, ambulanza, Polizia Locale e ispettori dell’ATS Insubria, i quali dovranno accertare le misure di sicurezza previsti.
Nel frattempo, la Fillea-CGIL tuona contro l’ennesima tragedia e denuncia un’allarmante escalation delle morti bianche. “Già nel 2015 – scrive Stefano Rizzi in una nota – il numero di vittime era cresciuto del 9,8%. Nel 2017 le tragedia sono aumentate di un ulteriore 1,1%, per culminare in un agghiacciante +10,1% nel 2018. Parliamo di 1.133 morti l’anno, vale a dire 3 al giorno, festivi compresi”. Un dato che deve, da subito, imporre una seria riflessione alla categoria e al governo e rispetto al quale, chiosa Rizzi, “il cosiddetto Sblocca-Cantieri non invita all’ottimismo, visto che, in sede di gara, rinuncia all’obbligo di indicare, in modo separato, i costi della manodopera e il costo della sicurezza“.
