Busto: Oltre mille pacchi sospesi senza selfie sui social

La valanga di doni anonimi per i minori in difficoltà conferma il cuore grande e discreto di Busto

Chi si stupisce del riscontro avuto dall’iniziativa del Pacco sospeso, con circa 1.200 regali donati dai cittadini per i minori in difficoltà, non conosce il cuore grande di Busto. Una città che da tempo fa bene – e tanto – in maniera diffusa. Spesso, in silenzio. Fin troppo, a volte. Tanto da, appunto, sorprendere qualcuno per la risposta generosa data all’invito di portare un gioco, un capo d’abbigliamento o comunque una sorpresa da scartare sotto l’Albero per quei bambini che, altrimenti, rischierebbero di non ricevere alcunché a Natale.
La consegna simbolica avvenuta in piazza San Giovanni, dove le associazioni del territorio che si occupano dei minori in difficoltà hanno ricevuto 300 dei doni, accuratamente impacchettati, messi in forma anonima dalle persone nell’apposita casetta natalizia, è la conferma di ciò che chi racconta da tempo Busto Arsizio ben sa: anche nell’epoca dei social, qui ci sono tanti abitanti che aiutano gli altri in silenzio, senza bisogno di pubblicare un selfie che li ritrae mentre imbucano un pacco sospeso destinato a far sorridere bambini e adolescenti a cui la vita, spesso, non dà molte occasioni di farlo. Perché, anche se a volte in tema di solidarietà l’effetto emulazione può essere positivo, la maggioranza di questa città è ancora così: più dedita al fare, anche per gli altri, che al farsi vedere. Non solo a Natale, quando proverbialmente sono tutti più buoni.

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