Cassano: Critiche e applausi, la nuova piazza divide

Piazza 25 aprile a Cassano Magnago divide, tra chi la critica “è una distesa di cemento” e chi la vive davvero

È tornata alla città dopo circa nove mesi di cantiere, quasi un parto, venerdì l’apertura al pubblico oggi ancora al centro del dibattito cittadino. Piazza 25 Aprile a Cassano Magnago divide.

C’è chi la vive e gode degli spazi nuovi e chi invece la critica soprattutto sui social, definendola “una distesa di cemento”, troppo spoglia, senza ombra né soste auto.

Eppure, prima dell’intervento, quella stessa area, all’infuori della festa della repubblica e a Carnevale, ancora prima sede del mercato, era diventata poco più di un parcheggio e un’aiuola spesso usata come toilette per cani, ricordano alcuni. Oggi è una piazza.

Oltre 700mila euro il costo complessivo dei lavori. Un investimento che non tutti condividono. Frasi lapidarie da parte di chi avrebbe preferito asfalto nuovo e marciapiedi sistemati.

“Cassano non ha mai avuto un vero centro” commentano alcuni, “considerata in passato il dormitorio di Gallarate, ora sta cambiando. Sta a noi viverla, riappropriandoci dei nostri spazi, anche di quelli nuovi”. Per essere più attrattiva, anche durante le passeggiate serali a cui hanno rinunciato in parecchi, complice il passato Covid e l’assalto di zanzare, qualcuno lancia la proposta “Ci vorrebbe un chioschetto o qualche attività aperta”.

“Il costo è in linea con altri interventi simili” spiega l’assessore ai lavori pubblici, Rocco Dabraio, “vedere famiglie che la frequentano, ricordando che è uno spazio, con le caratteristiche di una piazza e non di un parco o di un bosco, è la risposta migliore che ci conferma che i soldi sono stati spesi bene e l'obbiettivo è stato raggiunto”. E poi aggiunge “Dare alla città di Cassano Magnago un posto per ritrovarsi e socializzare è quello che volevamo: era nel programma elettorale che stiamo attuando punto dopo punto”.

E sul tema degli alberi abbattuti, l’assessore ribadisce, “La perizia era chiara: erano malati e pericolosi. Li abbiamo sostituiti con essenze più giovani”.

Il dibattito resta comunque aperto. Cassano prova a ripartire dal suo nuovo cuore urbano. La sfida, adesso, è farlo battere davvero.

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