“Un nuovo PGT per Gallarate, a cosa serve?”, il sindaco di Gallarate, Andrea Cassani, risponde alle polemiche dei giorni scorsi e ad un ascoltare del suo “Caffè Scorretto”, scegliendo ancora una volta il canale social. Poi mette sul tavolo i numeri: quindici aree industriali dismesse, per le quali il Piano di Governo del Territorio aveva individuato specifici ambiti di trasformazione. E in tutti questi anni “ne sono partiti zero”. Questo dimostra che non è lo strumento urbanistico il problema, secondo il primo cittadino, ma altri fattori: economici, di mercato o legati ai privati proprietari.
Il sindaco lancia la sua idea di sviluppo urbano, “Io sarei per creare più aree industriali. Troppe aziende gallaratesi sono costrette a spostarsi nei comuni vicini, come Cassano o Busto, perché qui non possono espandersi. È una perdita per il lavoro e per il tessuto economico”. Un obiettivo però reso difficile dai vincoli regionali sul consumo di suolo, a Gallarate ormai lo spazio disponibile è praticamente nullo.
Cassani chiude poi così, “Se arrivano proposte intelligenti su cosa mettere nel nuovo PGT, sono disponibile a ragionarci”






