Gallarate: Il rivoluzionario Kandinsky espugna il MAGA

130 opere in mostra al Maga di Gallarate dal 30 Novembre. Protagonista, il rapporto tra Kandinsky e l’Italia

Il museo Maga alza finalmente il sipario su una delle sue rassegne più ambiziose dopo Impressionisti ed Andy Warhol, domenica 30 novembre apre al pubblico la mostra “Kandisky e l’Italia”, un progetto di respiro internazionale, curato da Emma Zanella ed Elisabetta Barisoni e realizzato in collaborazione con Ca’ Pesaro – Fondazione Musei Civici di Venezia, che porta a Gallarate 130 opere capaci di raccontare come il pensiero del maestro russo abbia rivoluzionato il linguaggio dell’arte del Novecento, in Europa e in Italia.

Questa mattina un piccolo assaggio dell'esposizione e il plauso delle autorità: sul posto, l'assessore regionale Francesca Caruso, il sindaco Andrea Cassani, l’assessore Claudia Mazzetti, il presidente della Provincia Marco Magrini e il presidente del Maga Mario Lainati.
Il primo cittadino commenta: "il fatto che il nostro museo possa collaborare con realtà così importanti e prestigiose è sinonimo della qualità del lavoro che è stato fatto in questi anni".

La mostra vede il sostegno e patrocinio di Ministero della Cultura, Comune di Gallarate e Regione Lombardia e va a inserirsi nel palinsesto dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026.

Tra le opere esposte, 20 sono di Wassily Kandinsky, le altre 110 appartengono ad autori quali Paul Klee, Jean Arp, Joan Miró, Alexander Calder, Antoni Tàpies, Lucio Fontana, Osvaldo Licini, Fausto Melotti, Manlio Rho, Carla Accardi, Giuseppe Capogrossi, Piero Dorazio e altri.

“Si tratta di una nuova avventura – dichiara Elisabetta Barisoni - Sono sicura che l'esposizione possa costituire un rinnovato momento di riflessione sul portato rivoluzionario delle avanguardie storiche e in particolare dell'astrattismo di Kandinsky e dei suoi sodali, fino alle correnti del secondo dopoguerra”.

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