La Lombardia è zona rossa. Lo ha deciso il governo, nel tentativo di arginare e circoscrivere la diffusione del coronavirus, che proprio qui vede il proprio epicentro, nonché la percentuale più alta di contagi.
Nel decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’elenco dei veti e delle deroghe.
In sostanza, è previsto un severo giro di vite alla quotidianità di tutti i cittadini, cui viene raccomandato il rispetto delle disposizioni di precauzione.
L’accesso al territorio lombardo è consentito solo per chi vi è residente, o, in alternativa, per particolari esigenze lavorative.
Come scrive in una nota l’ufficio stampa di Palazzo Lombardia, “i casi positivi nella nostra Regione sono, al momento, 3.420 (l’incremento elevato rispetto ai 2.612 di ieri è dovuto all’arrivo in blocco di circa 300 tamponi positivi provenienti da Brescia che ieri non erano stati processati). I deceduti sono 154 (ieri erano 135), tutte persone anziane con un quadro clinico già compromesso. L’87% ha più di 75 anni, l’11% ne ha fra 65 e 74 e il 2% fra 50 e 64 anni.i pazienti dimessi e trasferiti al domicilio sono 524i. Restano in isolamento domiciliare in 722.
In terapia intensiva, 359 persone, gli altri ricoverati (non in terapia intensiva), 1.661.
I tamponi effettuati ammontano a 15.778.
La provincia più colpita resta il lodigiano, seguita da Bergamo, Cremona e Brescia”.
