Milano: Il ministro ungherese incontra i giovani patrioti

Janos Boka, ministro del governo Orban, incontra i giovani patrioti, intervistato da Max Ferrari

“Non siamo nell’UE per ciò che è oggi, ma per quel che potrà diventare domani”.
Firmato, Janos Boka, ministro ungherese agli affari europei. E’ uno dei passaggi chiave dell’incontro che ha avuto luogo a Milano su impulso di Max Ferrari, con il contributo di Matteo Mauri e la partecipazione del capogruppo Lega in consiglio regionale Alessandro Corbetta.
Ad ascoltare, numerosi giovani provenienti da diverse esperienze politiche e associative, ma uniti dal patriottismo: peculiarità che non va confusa con slogan o vessilli, ma con una coscienza culturale basata su identità, appartenenza e competenze geopolitiche.
“Sì, perché per capire l’attuale scacchiere internazionale, afferma Boka, bisogna riconoscere onestamente la condizione ucraina, comprese le discriminazioni etniche che, al suo interno, colpiscono russi, rumeni, ungheresi e polacchi”.
Ma in che misura questa posizione riscuote capacità d’ascolto? Qui il ministro si guarda intorno gratificato, vede tanti presenti, pensa ai giovani che, in Europa, si muovono sul solco del cambiamento. E plaude a quella che, un giorno, potrà essere davvero l’Europa dei popoli.

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