Varese: Ponte Stretto, ANCE convinta: “L’opera si farà"

“Il Ponte sullo Stretto serve al Paese e i rilievi della Corte dei Conti sono superabili”. Lo dicono gli Edili

“Siamo certi che si chiarirà tutto e che i rilievi della Corte dei Conti siano superabili. Le infrastrutture sono un nodo cruciale per lo sviluppo del Paese”.
Così Federica Brancaccio, presidente nazionale di ANCE. Parole che vengono declinate sul territorio da Massimo Colombo, numero uno degli edili in provincia di Varese e numero due in Lombardia.
Sullo sfondo, la bocciatura che i giudici contabili hanno rifilato al Ponte sullo Stretto, progetto magniloquente che, all’imponenza dell’opera, aggiunge un forte valore politico, visto che il Governo Meloni ne ha fatto una propria bandiera, analoga, quanto a centralità, alla Riforma della Giustizia approvata nelle scorse ore e al centro di un referendum.
Ma ai costruttori il colore di proposte, leggi e decreti interessa poco. ANCE guarda alla sostanza economica della sfida e alle ricadute che la realizzazione del ponte potrebbe portare in termini occupazionali, imprenditoriali e, in previsione, turistici.
Di qui le dichiarazioni di Brancaccio, che suonano più o meno così: “Piaccia o no, il ponte serve al sistema nazionale. E per questo s’ha da fare”.

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