Marco Magrini non ha mai nascosto a propria principale ambizione: fare della Provincia la “casa dei Comuni”, riaffermando la centralità di un ente di secondo livello, quanto alla forma, ma di primo piano quanto a sostanza politica.
Le nomine, ufficializzate venerdì, vanno in questa direzione, perché all’arroccamento preferiscono la trasversalità, che non taglia fuori nessuno dalla logica del dialogo e del gioco di squadra.
All’azzurro Giacomo Iametti va la vicepresidenza.
Ad Alessandra Agostini il sostegno degli enti locali.
A Stefano Bellaria la transizione ecologica e Malpensa.
A Michele Di Toro i grandi eventi.
A Pierluigi Gilli gli affari legali, i trasporti, ma anche la partita dell’autonomia.
A Carmelo Lauricella la formazione e il lavoro.
A Matteo Marchesi la Cultura e il Turismo.
A Fabio Passera le infrastrutture.
Mattia Premazzi tiene il Bilancio.
Enrico Vettori si occuperà del sistema idrico.
Restano in capo al presidente Personale, Protezione Civile e Programmazione strategica. Nonché il timone di un’amministrazione che, al di là degli inquadramenti, sembra vivere una seconda giovinezza.
