Busto: Rifiuti abbandonati, Legambiente: “Nove proposte”

Rifiuti abbandonati, Legambiente BustoVerde: “Abbiamo inviato nove proposte a Ufficio ecologia e Agesp”

Riceviamo e pubblichiamo

A proposito di rifiuti, ecco l'elenco delle nostre proposte che abbiamo inviato all'Ufficio Ecologia e ad Agesp. Speriamo che siano prese in considerazione.

1) Come accade in molti altri Comuni, posizionare fototrappole nei luoghi più frequentemente oggetto di abbandono di rifiuti.
2) Come è stato fatto nei Comuni di Varese e Castellanza, nominare degli ispettori/stuart che si occupino di individuare i responsabili degli abbandoni e sanzionarli.
3) Verificare con controlli incrociati il corretto pagamento della tassa rifiuti da parte di tutti i proprietari di immobili al fine di individuare locazioni non regolari prive della possibilità di conferire regolarmente i rifiuti.
4) Implementare l’informazione dei cittadini sul corretto conferimento dei rifiuti e sulla raccolta differenziata. Organizzare pochi incontri nei quartieri non può essere ritenuto sufficiente. I volantini esplicativi sulla raccolta differenziata sappiamo che non sono stati distribuiti a tutte le famiglie; molti cittadini si sono rivolti alla nostra associazione affermando di non aver ricevuto nulla e chiedendo informazioni. Il “Dizionario dei rifiuti” di Agesp, sebbene molto ben fatto, non è conosciuto ed è difficilmente reperibile sul sito di Agesp. Occorre individuare anche molte altre modalità di informazione (percorsi di educazione alla raccolta differenziata in tutte le classi cittadine, incontri nelle assemblee condominiali, pubblicità sulla stampa anche on line locale, punti informativi con personale specializzato nei supermercati, nei mercati, alle feste di quartiere, ecc…)
5) Migliorare l’informazione ai cittadini sulla raccolta dei rifiuti tessili: occorre spiegare con scritte poste sui contenitori che quanto raccolto, sebbene si debba correttamente denominare rifiuto, verrà recuperato sia con introduzione nel mercato dell’usato, sia come materia prima e che solo il residuo non utilizzabile sarà distrutto, informando i cittadini sulle modalità e luoghi di distruzione. Ciò in quanto la definizione di rifiuto tessile e la scarsa informazione inducano molte persone a non conferire i tessili nel dubbio che non vengano recuperati. Precisiamo che più volte abbiamo verificato che diversi cittadini non sanno ancora che i rifiuti tessili debbono necessariamente essere conferiti in quei contenitori.
6) All’ingresso del centro di multiraccolta indicare ai cittadini a chi possono rivolgersi per conferire correttamente i rifiuti speciali che non vengono ritirati. A tale fine chiediamo che venga organizzato un bando pubblico per aziende che si propongono a questo scopo, rinnovabile periodicamente. La mancanza di informazione su questo argomento induce cittadini poco sensibili a soluzioni rapide ma incivili o a rivolgersi a persone/enti non affidabili. Al centro multiraccolta posizionare anche un contenitore dei rifiuti tessili.
7) I contenitori degli oli esausti siano posizionati anche presso i supermercati e periodicamente promossi da personale specializzato che spieghi alle persone a cosa servono quella raccolta differenziata e quel contenitore.
8) Anche gli ambulanti dei mercati pratichino la raccolta differenziata. A questo proposito chiediamo che Agesp si attivi per evitare l’indecente spettacolo che si verifica nel piazzale dei Bersaglieri e organizzi modalità diverse di raccolta, così come viene per esempio fatto a Saronno dove vengono posizionati grandi contenitori differenziati per le cassette di plastica, per quelle di legno e per tutti gli altri rifiuti. Un addetto Agesp che per due o tre ore finali del mercato controlli per i primi tempi il corretto conferimento consentirebbe di spendere meno nel copioso impiego di personale utilizzato oggi per la pulizia indifferenziata del piazzale e migliorerebbe il comportamento degli ambulanti. Oggi pretendere che i cittadini differenzino i rifiuti ma consentire agli ambulanti di non farlo non pare un buon esempio di equità dell’amministrazione.
9) L’Agenda del Verde sia aperta anche durante l’anno ad iniziative ideate successivamente al 31 gennaio e siano estese anche al Parco Alto Milanese, eventualmente con l’espressa precisazione che avvengano sul territorio comunale.

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