Assomiglia alla processionaria, almeno nella sua fase larvale, ma non lo è e, soprattutto, l’Hyphantria cunea o Ifantria americana, un lepidottero defogliatore polifago di provenienza nord-americana, “non rappresenta un pericolo per umani e animali”, ci tiene a sottolineare l’assessore all’ambiente di Cassano Magnago, Massimo Zaupa, che nei giorni scorsi ha ricevuto decine di segnalazioni da parte dei cittadini. Alberi invasi da una specie di ragnatela, una piaga di fine estate che molte amministrazioni comunali stanno cercando di debellare.
La piccola farfalla depone uova su molte specie vegetali e gli effetti sono visibili soprattutto nell’area del Parco della Città e nelle zone limitrofe, dove le piante risultano fortemente compromesse.
L’assessore all’Ambiente Massimo Zaupa spiega che non è possibile ricorrere al taglio dei rami infestati, come previsto dalle linee guida regionali, perché significherebbe sacrificare un numero eccessivo di alberi. “La soluzione – sottolinea – è l’utilizzo del bacillus thuringiensis genesis, un prodotto naturale che colpisce soltanto le larve dei lepidotteri, senza conseguenze per persone, animali o insetti impollinatori”.
Scartata, invece, ogni ipotesi di trattamenti chimici. “Non risolverebbero il problema – precisa Zaupa – e rischierebbero di danneggiare la salute dei cittadini, dei bambini, degli animali e dell’ambiente”.
L’assessore chiarisce inoltre che non si tratta di processionaria: le larve di Ifantria non sono urticanti e chiede di non continuare a interpellare la Protezione civile. “L’unica strada è contenere il fenomeno e confidare nell’equilibrio naturale, grazie all’azione di uccelli e altri insetti utili che possono aiutarci a limitare questa invasione”.






