Nei giorni scorsi è stata avvistata un’oca all’interno dell’Oasi Boza di Cassano Magnago.
Secondo Legambiente, è “altamente improbabile che l’animale sia arrivato in autonomia”: con ogni probabilità si tratta, dunque, di abbandono.
L’associazione ricorda che rilasciare animali domestici in natura è vietato e che chi lo fa rischia l’arresto fino a un anno e una multa da 5.000 a 10.000 euro, come stabilito dalla legge 6 giugno 2025, n. 82.
Gli animali domestici non sono in grado di sopravvivere autonomamente e possono danneggiare la biodiversità, alterando gli equilibri naturali dell’ecosistema. Un caso non isolato in quell'area protetta, ricordando, tra le altre, l'invasione delle tartarughe d'acqua dolce prima e dei gamberi l'invasione di gamberi della Louisiana, dopo anche se non animali domestici.
Legambiente ricorda inoltre che anche lo spostamento e il rilascio di animali selvatici, anche se autoctoni, sono vietati se non autorizzati da enti competenti come i centri di recupero per la fauna selvatica.
“Non si devono abbandonare animali nell’Oasi Boza” – ribadisce con forza Legambiente, la tutela dell’ambiente passa anche dal rispetto di chi lo abita.






