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Cedro da abbattere, Zanzi: “Lasciatelo vivere”

L’ex vicesindaco e leader di Varese 2.0 difende a spada tratta l’albero di Viale Aguggiari e propone la formazione di un “tavolo verde” che coinvolga anche comuni cittadini: “Troppe piante sono state uccise per supposta pericolosità, ma il verde varesino è patrimonio di tutti”. L’assessore: “Scelta dolorosa ma inevitabile”

Giù le mani dal cedro dell’Himalaya”Così Daniele Zanzi scende in campo in difesa dello storico albero di Viale Aguggiari (a pochi passi dalla chiesa Kolbe).

La pianta è in odore di taglio per volere del Comune di Varese e il leader di Varese 2.0 (non ché agronomo di professione ed ex vicesindaco) invoca uno stop e un cambio di passo: “Nella nostra città gli alberi non possono vivere o morire per scelta di un tecnico comunale: qui da noi le piante fanno parte di un patrimonio sociale e culturale sul quale tutti i varesini meritano di avere voce in capitolo: perciò propongo la formazione di un Tavolo del Verde”.

Zanzi ricorda di essere stato l’unico, da esponente di giunta, a battersi contro l’attuale regolamento, che dà sostanziale via libera all’abbattimento di alberi considerati (a ragione o a torto) pericolosi. Occorre maggiore prudenza, insiste: “Non si può gestire con tanta disinvoltura la vita e la morte degli esseri viventi che, oltretutto, caratterizzano la nostra comunità”.

A stretto giro, però, arrivano le parole dell’assessore alla Tutela ambientale Nicoletta San Martino:Dal momento che si tratta di un albero secolare, sono stati eseguiti in modo meticoloso tutti i rilievi per verificare la possibilità di conservazione oppure considerare l’abbattimento per il pericolo di cedimenti. Purtroppo le perizie tecniche svolte dagli agronomi forestali hanno evidenziato la presenza di un concreto pericolo per le persone“. 

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