Un tempo erano i graffitari, da alcuni considerati vandali, da altri creativi, ma spesso portatori di un’espressione artistica che si adegua agli spazi fisici della città, dando forma, profondità e colore a ciò che altrimenti resterebbe sporco e ingombrante.
Grazie ad alcuni geni, l’arte di strada è stata poi sdoganata, assumendo riconoscibilità, spessore ed elaborazione critica. Ma dove si situa il confine tra linguaggio e trasgressione, tra messaggio e violazione? Cercherà di spiegarlo il nuovo appuntamento online dell’Istituto di Antropologia per la cultura della Famiglia e della Persona, in programma mercoledì 10 Febbraio, dalle ore 10.00 in diretta sulla pagina facebook dell’Istituto.
Di esperienza e competenza il parterre di partecipanti. Oltre al presidente Leonardo Salvemini, la giudice Annalisa Palomba, la ricercatrice Tiziana Zanetti e la professoressa Angela Biscaldi. Nell’auspicio che una miglior ferratezza giuridica e accademica possa regalarci occhi nuovi, aperti ma pur sempre critici, di fronte alle forme espressive più audaci, ben riassunte dalle immagini che vedete, realizzate dalla filmmaker Maddalena Corbetta.