Busto: Anche la Città in Varese Cultura 2030

Anche Busto Arsizio nel progetto “Varese Cultura 2030”: a Villa Recalcati presenti Maffioli e Giussani

Riceviamo e pubblichiamo

Si è svolta, presso Villa Recalcati a Varese, la presentazione del progetto “Varese Cultura 2030” promosso dalla Provincia di Varese in qualità di ente capofila con il sostegno di Fondazione Cariplo.
Il progetto, Emblematico Maggiore per il territorio varesino, intende rafforzare il sistema culturale locale.
L’iniziativa prevede la sottoscrizione di un “patto culturale” tra la Provincia di Varese, i Comuni di Busto Arsizio, Gallarate, Saronno e Varese, insieme a realtà come Archeologistics, il Museo Ma*Ga di Gallarate, Abbonamento Musei e l’Università degli Studi dell’Insubria.
Il progetto mira a promuovere lo sviluppo sostenibile e l’integrazione delle numerose realtà culturali, anche di piccole dimensioni, in una rete culturale provinciale, ma di respiro regionale e nazionale.
Fondamentale è il rafforzamento delle reti tra istituzioni e realtà locali, potenziando l’offerta culturale e collegandola con altri settori chiave come turismo, paesaggio, ambiente, istruzione e mobilità sostenibile. Il progetto punta inoltre alla creazione di un’identità culturale forte, riconoscibile e condivisa.
L’iniziativa si articola in due fasi temporali principali: un primo scenario operativo nel breve periodo (entro 3 anni) e un secondo scenario più ampio, proiettato al 2030, in vista della candidatura della città di Varese e del territorio provinciale a "Capitale Italiana della Cultura".
Il ruolo e ill contributo del nostro Comune sono in capo all’Assessore a Cultura e Identità Manuela Maffioli, che, insieme a Claudia Giussani, responsabile del servizio Musei e Biblioteca, ha presenziato all'incontro e ha illustrato il contributo della città, che ruota attorno a "M(a)y Fiber", articolato progetto culturale fortemente legato al territorio, alla tradizione industriale tessile e manifatturiera e a un concetto di cultura policentrica, che conta anche sulla collaborazione con la Fondazione Pistoletto Cittadellarte. L'edizione 2025 della rassegna diffusa si è conclusa pochi giorni fa e del progetto fa parte anche l'edizione che si svolgerà l'anno prossimo.
Quest’anno la rassegna si è svolta non solo in luoghi canonici come il museo del tessile, ma ha coinvolto anche altri luoghi inediti, non tradizionalmente dedicati alla cultura (uno studio legale, un ristorante, uno studio di design, un hotel, la Casa circondariale...)
“In un concetto di rete, collegato a quello di cultura, in cui ci riconosciamo profondamente - ha spiegato l'assessore Maffioli - ed è la ragione per cui partecipiamo con grande convinzione a questo progetto provinciale, convinti che lo scenario che apre sia tra le sfide del futuro prossimo per la cultura".
"La cultura - ha proseguito Maffioli - deve infatti essere vista anche come fattore di sviluppo del territorio, oltre che delle persone. Per questo, nel 2020, abbiamo avviato MIVA, la rete dei musei industriali della provincia di Varese, ad oggi l’unica in Italia, con 9 realtà coinvolte, per valorizzare anche il sud della provincia nel panorama turistico, sfruttando a forte tradizione industriale, in virtù della quale abbiamo oggi un patrimonio ingente di archeologia industriale, che rappresenta un elemento di forte attrattività nel solco del 'turismo industriale'".
"Varese Cultura 2030 - ha concluso - è un autentico piano strategico, volto a integrare energie, idee e risorse per proiettare il territorio varesino al centro della scena culturale nazionale” queste le parole dell’Assessore Maffioli.

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