Esperimento riuscito per Max Cagelli, imprenditore abituato a farsi notare in qualunque ambito, ristorazione compresa.
Locale insolito e originale, immerso nel cuore di Busto Arsizio, il suo Tavolo Unico si è imposto all’opinione pubblica per la fusione tra due mondi apparentemente distanti: quello conviviale e quello museale.
Il suo è un posto davvero unico, di nome e di fatto, vista la felice coabitazione di pinacoteca e sala da pranzo, piatti ricercati e tele d’autore, comprese chicche di enorme pregio, tanto da richiedere un impegno rafforzato sul fronte della sicurezza.
Il contesto in cui Rete55 incontra e interpella Cagelli, però, non è né un ristorante né una galleria. Bensì un festival.
Del Cinema. Il BA Film Festival, che l’imprenditore ha deciso di sponsorizzare convintamente. Perché? E’ presto detto:
“Per noi – spiega al microfono di Matteo Inzaghi – l’arte è condivisione: senza barriere, senza cordoli. E con due imprescindibili ingredienti: creatività e rispetto”.
