Castellanza: CreativArti, pienone al teatro Dante

Debutto del Polo ad orientamento artistico e performativo degli istituti comprensivi della provincia di Varese

E’ andato in scena al teatro Dante di Castellanza il primo spettacolo del POAP (Polo ad orientamento artistico e performativo degli istituti comprensivi della provincia di Varese) "CreativArti", di cui è capofila l’Istituto Bossi di Busto e che unisce che unisce 7 scuole, comprendendo anche gli istituti Tommaseo di Busto Arsizio, Manzoni di Castellanza, Carducci di Gavirate, Dante e Ponti di Gallarate.
“Alimenta i tuoi talenti” il motto prescelto, come sottolineato dal dirigente scolastico, Silvana Vitella, nel suo intervento, sottolineando che cosa accomuna queste scuole dislocate in diverse aree della provincia: “L’amore per le arti in tutte le loro forme e manifestazioni, da quelle teatrali e performative a quelle linguistico-creative a quelle musicali e coreutiche fino a quelle artistico-visive; il desiderio di progettare insieme, confrontarsi e, nel contempo, coltivare i talenti degli alunni e delle alunne e dar loro la possibilità di esprimerli al meglio sotto la sapiente guida di docenti esperti”.
Il risultato di questo intenso lavoro di progettazione - svolto in sinergia tra le scuole e con la preziosa collaborazione delle Amministrazioni dei Comuni in cui le stesse sono ubicate e del Museo MAGA di Gallarate, partner del Polo - è la realizzazione di 3 spettacoli. Protagonisti del primo, a Castellanza, sono stati gli Istituti Manzoni, Tommaseo e Bertacchi che hanno offerto uno spettacolo teatrale, un coro e un’esibizione d’orchestra.
Seguirà il 12 maggio uno spettacolo all’Auditorium di Gavirate in cui si esibiranno la “Bossi Orchestra”, gli studenti dell’IC Carducci ed il coro della scuola secondaria Majno di Gallarate.
Chiuderà la rassegna lo spettacolo del 20 maggio al Teatro Condominio di Gallarate che ospiterà gli studenti dell’IC Ponti con una performance teatrale e l’Orchestra del percorso ad indirizzo musicale dell’IC Dante.
Filo conduttore, il gioco “con l’intento di offrire agli alunni e alle alunne e agli spettatori presenti qualche ora di svago, di allegria, di serenità in un periodo storico difficile, in cui i temi dominanti sono invece ben altri: guerre, violenze, criminalità sempre in aumento… La scuola non può certo ignorarli ed infatti non lo fa nella quotidianità di una didattica sempre attenta a cogliere segnali dall’attualità, ma la scuola vuole anche testimoniare che “star bene” è possibile, gioire ancora si può, sorridere non è sbagliato e soprattutto che l’arte, in ogni sua forma, regala piacere allo spirito e linfa alle menti, non divide ma unisce, non separa ma include. Ecco perché “CreativArti” alimenta i talenti”, ha concluso Vitella.

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