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Censura, la mannaia oscurantista

Finalmente superata la legge “oscurantista” introdotta nel dopoguerra e mai davvero cancellata, fino al recentissimo intervento dell’attuale Ministro Franceschini. Ripercorriamo una lunga storia di tagli e ricatti con il giudice-scrittore Giuseppe Battarino

Possiamo finalmente dire addio alla censura cinematografica, introdotta nel 1949 dall’allora sottosegretario Andreotti e mai davvero cancellata, fino al definitivo superamento voluto dall’attuale ministro Franceschini.

Una storia, quell’oscurantismo artistico, che comincia oltre un secolo fa.

Celeberrimo il caso di Ultimo Tango a Parigi, censurato, cancellato, messo al rogo e sfociato in un lungo travaglio giudiziario. Meno conosciuta ma emblematica, la reprimenda subita da Totò e Carolina. Sorprendente la relativa persecuzione di Rocco e i suoi Fratelli. 

Matteo Inzaghi ne parla con Giuseppe Battarino, giudice, scrittore, uomo di legge e di cultura.

Per ascoltare l’opinione dell’avvocato e presidente dell’Istituto di Antropologia, Leonardo Salvemini, clicca qui.

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