Dall’infanzia in Giappone all’internamento in un campo di prigionia. Dal ritorno in Italia, il contatto con la Sicilia, l’immersione nella scrittura, l’incontro cruciale con Alberto Moravia, l’amicizia con Pasolini. La vita di Dacia Maraini è, già di per sé, segna di un romanzo. Ne ha reso partecipe il folto pubblico del Teatro di Luino, grazie al Premio alla Carriera assegnatole dagli Amici di Piero Chiara. Nella chiacchierata con Maria Grazia Rabiolo, l’autrice si è soffermata, tra l’altro, sul valore educativo, culturale e persino sociologico della scrittura.
ULTIMA ORA
- Concerto primo maggio, Massini: “Se dici antifascista ti identifica la digos”
- Ricetta elettronica Lombardia, ‘corsa’ alla conferma: boom accessi online. Cosa succede da oggi?
- Parma promosso in Serie A, basta 1-1 a Bari
- Concerto primo maggio, Morgan contro la musica “dei rutti”
- Sinner si ritira da Atp Madrid, non giocherà i quarti di finale
- Rublev batte Alcaraz, sorpresa nei quarti di Madrid
- Concerto primo maggio, BigMama: “Fallire è prezioso”
- Concerto primo maggio, Gualtieri: “Prossimo anno si può tornare a San Giovanni”
- Maggio, Confsal: “Più dignità, sicurezza, equità e sviluppo per il lavoro”
- Concerto primo maggio, Elisa sul palco: “Io trans, sbagliata per la società”
Dacia Maraini, regina del Premio Chiara
La scrittrice è stata protagonista del riconoscimento alla carriera, assegnato in un affollato Teatro di Luino
- Pubblicato il
Matteo Inzaghi
Articoli correlati
Redazioni
Categorie
© 2023 - Totopartners s.r.l. | via delle industrie, snc - 21040 Gornate Olona (VA) | P.IVA 09164771009