Gallarate: La Collezione Astratta del Maga diventa digitale

Presentato a Milano il progetto che valorizza la Collezione Astratta del Maga, applicazione e contenuti web

Rendere accessibile e raccontare in modo nuovo la Collezione Astratta del Museo Maga di Gallarate: è questo l’obiettivo di Astratto Digitale, il progetto presentato lunedì 15 dicembre 2025 alla Biblioteca Tremaglia di Palazzo Lombardia, a Milano. L’iniziativa, firmata da Craon e Storyville, è realizzata con il sostegno di Regione Lombardia nell’ambito del bando InnovaCultura 2024 (PR FESR 2021-27).

Il progetto punta a valorizzare uno dei nuclei più importanti del museo, che attraversa il Movimento Arte Concreta, la Pittura Analitica e le più recenti declinazioni dell’astrazione, attraverso un’applicazione web e contenuti digitali integrati al percorso espositivo.

«Con Astratto Digitale abbiamo inaugurato una nuova fase nel modo di raccontare il nostro patrimonio», ha spiegato Emma Zanella, direttrice del MA*GA, sottolineando come il progetto costruisca un ponte tra collezione e strumenti digitali, ampliando l’esperienza di fruizione e il dialogo con il pubblico.

Astratto Digitale si inserisce nel percorso di ricerca e innovazione portato avanti dal museo anche attraverso ITALIA 2050, centro di ricerca sull’arte italiana fondato nel 2023, e il progetto “Il Museo nell’Era Post-Digitale”, sostenuto dal Ministero della Cultura. Centrale anche il tema della sostenibilità: l’infrastruttura cloud utilizzata garantisce un’elevata efficienza energetica e consente di ridurre la produzione di materiali cartacei.

Tra le iniziative collegate, la seconda stagione di “Alfabeto del Contemporaneo”, sei video-documentari prodotti da Storyville e curati da Zanella e Alessandro Castiglioni, in onda su Sky Arte dal 15 al 20 dicembre alle 21.05 e disponibili anche in streaming su NOW e sul sito di Sky Arte. Le puntate danno voce a sei artisti contemporanei che riflettono sul ruolo dell’astrazione nella loro ricerca.

Il progetto comprende inoltre una serie podcast originale, “Le interviste possibili”, che riporta alla luce materiali audio d’archivio con le testimonianze di protagonisti come Bruno Munari, Enrico Baj, Mimmo Rotella, Agostino Bonalumi e Ottavio Missoni, e una ricostruzione digitale della storica mostra sul MAC del 1984, realizzata a Gallarate.

«È un esempio concreto di come tradizione e innovazione possano procedere insieme», ha commentato Francesca Caruso, assessore alla Cultura di Regione Lombardia, evidenziando il valore del progetto nel rendere accessibile una ricerca artistica complessa attraverso il digitale.

Disponibile su Google Play
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